Finalmente la BCE

Analisi settimanale

Esattamente, dopo 11 anni senza rialzi dei tassi, giovedì la Banca Centrale Europea ha finalmente alzato il costo del denaro di mezzo punto percentuale. In particolare, il tasso di riferimento è salito da 0 a 0,5%, il tasso sui depositi è salito da negativo a 0, mentre quello sui prestiti marginali è salito allo 0,75%.


Durante la conferenza stampa, Christine Lagarde ha spiegato come il rialzo si sia reso necessario a causa di un tasso di inflazione che non accenna minimamente a rallentare. Inoltre, ha aggiunto Lagarde, le prospettive non sono delle migliori. Quest’ultime derivano anche dall’indebolimento della moneta unica che inizia a incidere in modo significativo: il dato europeo sull’inflazione è stato dell’8,6%, decisamente lontano dai livelli target del 2%.
Oltre alla manovra tassi di interesse, la BCE ha approvato il piano del cosiddetto scudo antispread, votato all’unanimità dal Consiglio direttivo. Quest’ultimo ha ritenuto necessaria l’istituzione dello strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, definito Transmission Protection Instrument, TPI. La sua funzione consiste nell’acquistare titoli di Stato dei paesi in difficoltà dell’area euro, con scadenza fra 1 e 10 anni.

Situazione macroeconomica

L’attività economica è in continuo rallentamento, molte imprese si trovano a dover fronteggiare costi sempre più elevati.
Finalmente la BCE ha fatto la sua parte, dimostrando di poter sostenere l’economia europea e fronteggiare l’emergenza inflazione con decisione e tranquillizzare i mercati finanziari. Sul fronte russo-ucraino, sì segnala il ritorno delle forniture di gas attraverso il Nord Stream 1 fermato per lavori straordinari.

Reazione dei mercati post BCE

I mercati azionari, nonostante la stretta monetaria che accelera l’arrivo della recessione, hanno tenuto egregiamente.
Wall Street si accinge ha chiudere la settimana in positivo. I dati macro oggi sono abbastanza contrastanti; pmi manifatturiero di S&P scende meno del previsto a 52,3 da 52,7. Al contrario, fa peggio delle previsioni l’indice non manifatturiero sceso a 47 da 52,7

La settimana prossima, il mercato molto probabilmente sì concentrerà sul prossimo rialzo dei tassi da parte della Fed in programma martedì 27 luglio.
Sulle dichiarazioni della BCE, il tasso di cambio Euro/Dollaro ha subito forti escursioni di prezzo per poi stabilizzarsi intorno a 1.0250 (h 16:00 del 22/07/2022).