MACROTALKING: LA GRANDE SCOMMESSA

Riflettori

Oggi abbiamo il piacere di riportarvi un articolo in cui vengono riportate alcune illuminanti considerazioni relative a Michael J. Burry.

L’articolo pubblicato dal blog macrotalking ci parla oltre che di Burry dell’effetto Bullwhip….

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DI SEGUITO UN PICCOLO ESTRATTO

Ho conosciuto mia moglie su Match.com. Il mio profilo diceva: Sono uno studente di medicina con un occhio solo, bizzarri comportamenti sociali eccetto 45 mila dollari di prestito studentesco. E lei mi rispose: “Sei proprio quello che stavo cercando”. Intendeva che ero onesto. Perciò lasciate che sia onesto. Fare i soldi non è come credevo che fosse, questo business uccide quella parte di vita che è essenziale, la parte che non ha niente a che vedere con gli affari.

Negli ultimi 2 anni ho sentito come se i miei organi interni si auto fagocitassero. Tutte le persone che rispettavo non mi rivolgeranno più la parola, se non tramite gli avvocati. La gente, vuole che un’autorità dica loro come valutare le cose ma scegliere quest’autorità non basandosi sui fatti o sui risultati, la sceglie perchè sembra autorevole e, familiare; io non sono e non sono mai sembrato familiare, perciò sono arrivato alla dolorosa conclusione di dover chiudere il fondo. Cordiali saluti”

Michael J. Burry

Uno dei migliori film sulla finanza degli ultimi anni a mio parere è senza alcun dubbio “The Big Short, La Grande Scommessa”. Tratto dall’omonimo libro di Michael Lewis, il film del 2015 è incentrato sulle vicende di Michael Burry un controverso economista e gestore di un hedge fund, interpretato da Christian Bale. Michael e un gruppo di investitori a lui vicino, intuiscono cosa sarebbe successo di lì a poco sui mercati finanziari con la cosiddetta bolla dei mutui sub-prime tra il 2007 e il 2008 che innescò la più grande crisi finanziaria degli ultimi 40 anni.