Debito pubblico, nuovo record in Italia

News

Il debito pubblico italiano ha recentemente raggiunto un nuovo record, suscitando preoccupazioni sia a livello nazionale che internazionale. Questo fenomeno solleva interrogativi sull’economia del paese e sulle possibili conseguenze per il futuro.

Secondo i dati pubblicati dalla Banca d’Italia, nel mese di maggio, il debito è salito a 2.918,9 miliardi di euro, con un incremento di 13,3 miliardi rispetto ad aprile e di 99 miliardi rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

L’aumento del debito pubblico rilevato a maggio è dovuto al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (11,5 miliardi) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (2,1 miliardi).

Da notare che a maggio la quota del debito detenuta da Banca d’Italia è lievemente diminuita (al 23,3% dal 23,5% del mese precedente). Inoltre, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,3 miliardi, in aumento rispetto a maggio del 2023. Così le entrate tributarie dei primi cinque mesi dell’anno raggiungono quota 206,8 miliardi, in aumento del 7,1% (13,7 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Come fronteggiare questa situazione

L’Italia ha registrato una crescita economica più lenta rispetto ad altri paesi europei, il che ha reso più difficile ridurre il rapporto debito/PIL. Inoltre, sebbene i tassi siano relativamente bassi, il peso degli interessi sul debito accumulato negli anni precedenti rimane un fattore di pressione sul bilancio statale.

Per affrontare l’attuale situazione del debito pubblico, sono necessarie politiche mirate e un approccio equilibrato tra crescita economica e sostenibilità fiscale:

  • Stimolare la Crescita Economica: Investimenti in infrastrutture, innovazione e formazione possono favorire una crescita economica sostenuta, aumentando il PIL e riducendo il rapporto debito/PIL.
  • Riforme Strutturali: Riformare il sistema fiscale e previdenziale può migliorare l’efficienza della spesa pubblica e ridurre gli sprechi.
  • Riduzione del Debito tramite Privatizzazioni: La vendita di asset pubblici non strategici può contribuire a ridurre il debito, anche se questa misura deve essere adottata con cautela per evitare effetti negativi sul patrimonio pubblico.
  • Miglioramento dell’Equità Fiscale: Contrastare l’evasione fiscale e migliorare l’equità del sistema fiscale può aumentare le entrate dello Stato senza aumentare la pressione fiscale sui contribuenti onesti.
  • Gestione Efficiente delle Risorse: Ottimizzare la gestione delle risorse pubbliche e migliorare la qualità della spesa può contribuire a ridurre il deficit.

Confronto con il paese con più alto debito pubblico

Il più alto debito pubblico al mondo è quello del Giappone, che è grande più di due volte e mezzo il suo PIL. Infatti il Giappone ha un debito pubblico pari al 258% del suo Prodotto Interno Lordo. Questo è il risultato di una serie di politiche che i governi passati hanno messo in atto per stimolare un’economia che non cresce.

È però un debito pubblico che non ha mai suscitato grandi preoccupazioni da parte degli investitori internazionali. Infatti il suo debito pubblico è detenuto in gran parte dalla banca centrale e dagli investitori locali.

In generale, il tema spesso più toccato dagli ambienti più scettici nei confronti del funzionamento del sistema dell’euro, compreso quindi l’Italia, riguarda il ruolo che la banca centrale ha in Giappone.

Nei decenni ha finanziato il debito pubblico del paese e il fatto che oggi ne detenga una buona parte lo rende tutto sommato sicuro e non un fattore di possibile squilibrio finanziario.

Questo in Italia e nei paesi che adottano l’euro non può avvenire perché è vietato dalle regole sul funzionamento della moneta unica. La Banca Centrale Europea non può finanziare direttamente il debito degli stati ed è indipendente dalle loro scelte politiche e di spesa pubblica. Quando questa sottomissione viene percepita come rilevante, i rischi per la stabilità finanziaria e la credibilità di un paese sono molto elevati.