Cosa succederà sui mercati questo inverno?

Riflettori

Gli annunci di Putin sul proseguo della Guerra e gli interventi della FED sui tassi di interessi stanno causando panico che ha mandato in rosso i mercati.

I nodi che ci portiamo dietro da inizio 2022 non sono ancora sciolti, anzi sembrano lontani dallo sciogliersi. Esistono incertezze legate alla pace, alla sicurezza e soprattutto all’approvvigionamento energetico di quello che, in base alle attuali proiezioni meteorologiche, sarà un inverno freddo.

L’Energia trascinerà tutto verso il basso?

Le misure dei Governi, che chiedono ai cittadini maggiore responsabilità e riduzione dei consumi energetici, sembrano una goccia nel mare; quando il problema vero sono le imprese che si trovano ad affrontare costi elevatissimi e rischiano di dover sospendere o ridurre le attività.

Tutto questo ha delle conseguenze ovvie sui mercati, soprattutto in alcuni settori, come quello delle utilities.

Qualcuno si parla di un rischio “Lehman Brothers” nel settore della distribuzione energetica, i timori non sono del tutto infondati. Infatti, le crisi di liquidità ci sono, e si parla di 1.500 Miliardi per salvare le aziende europee. Solo in Italia, 70 aziende si trovano in crisi di liquidità.

Le recenti nazionalizzazioni, come quella di Uniper, che è stata salvata con 8 miliardi dal governo tedesco (salvataggio che non gli ha impedito il tonfo in borsa) e quella francese di EDF che non si è ancora concretizzata ma è ormai cosa fatta, dimostrano che il problema c’è.

Siamo già al “too big to fail” dei tempi della crisi finanziaria, solo che oggi i salvataggi, più che dalla “grandezza”, sono giustificati dalla necessità.

Il fallimento delle aziende energetiche ha dei rischi concreti sull’approvvigionamento da parte di aziende, cittadini ma anche di istituzioni, quindi la nazionalizzazione è un atto dovuto per evitare disordini.

Insomma, questo inverno sui mercati vedrà come protagonista il settore energetico che rischia di trascinare in basso tutto il resto.

Cosa fare allora?

La parola d’ordine è sempre diversificare: quando un settore importante rischia di trascinare in basso tutti gli altri, esporsi solo su un fronte è rischioso.

Diversificare permette di controllare meglio i mutamenti del mercato, investire in azioni di società diverse (ad esempio, negli ultimi mesi, settori come quello farmaceutico hanno performato meglio del resto del mercato). Potrebbe essere anche un buon momento per entrare a mercato approfittando dei prezzi bassi, resistere ai ribassi per qualche mese e raccogliere profitti dopo l’inverno.

Quantistik, con i suoi strumenti, può aiutarti a realizzare tutto questo.

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