Oggi ci tuffiamo in un ripassone di Storia della Finanza. Pensiamo che la borsa valori ed i mercati azionari siano un’invenzione ultra-moderna, invece la borsa valori affonda le sue radici nel tardo medioevo.
I banchieri medioevali
L’Europa aveva vissuto una prima diffusione di servizi finanziari strutturati, se così si può dire, grazie ai cavalieri templari. Essendo diffusi capillarmente ovunque ed esenti dalle imposte statali, i templari misero a frutto le rendite dei lasciti e delle donazioni, costruendo un sistema importante di prestiti, assicurazioni di viaggio e titoli di possesso. Grazie al fatto di poter garantire la sicurezza con una forza armata formidabile, era molto conveniente depositare le proprie somme presso i templari. In questo modo riuscivano ad ottenere in cambio un titolo che, in qualsiasi altra sede dell’Ordine, permetteva di riscattare i provi averi.
Ovviamente la caratteristica di non dover versare tasse a nessuno oltre che alla chiesa, permetteva ai templari di avere margini superiori rispetto ai banchieri privati.
Da dove viene il nome Borsa?
Alla caduta dell’Ordine, furono gli Italiani di Comuni e Repubbliche Marinare, come Venezia, Firenze, Genova, che avevano già avviato in passato una forte attività bancaria, a diventare protagonisti della nascente finanza Europea, che dalla millenaria attività dei cambiavalute, offriva servizi sempre più complessi e strutturati per incentivare imprese e commerci.
Fu proprio questa forza commerciale e bancaria italiana a spingere le navi Genovesi e Veneziane fino al Nord Europa, dove Bruges (oggi in Belgio) era diventata la città più importante per i commerci tra Mediterraneo, Nord Europa ed Isole Britanniche.
A Bruges, i mercanti si riunivano per negoziare valute nel palazzo costruito dalla famiglia aristocratica Van der Bourse, da cui viene il nome di Borsa.
La Borsa vera e propria
Nonostante dopo Bruges altre città nordiche ebbero una “borsa” dove si riunivano i mercanti e i cambiavalute, la prima Borsa Moderna è quella di Amsterdam.
Fondata nel 1607 con l’obiettivo di raccogliere finanziamenti per la Compagnia Olandese delle Indie Orientali. In questo modo, per la prima volta nella storia, si può parlare di una emissione di azioni, e successivamente di opzioni e contratti a termine.
I primi professionisti della finanza
Una curiosità: per capire chi erano i primi “Lupi della Finanza” bisogna allontanarsi dallo stereotipo del gentleman elegante. I primi professionisti della finanza erano mercanti, navigatori che si riunivano in taverne come quella del palazzo di Bruges o le coffee house inglesi come Lloyd’s (la famosa azienda di assicurazioni nasce da una taverna in cui marinai contrattavano le assicurazioni). Questi trader dovevano riunirsi per forza in caffè e taverne affinché fossero ammessi alla Royal Exchange (istituzione reale che poi sarebbe diventata l’attuale Borsa di Londra).