Continua il rialzo dei tassi delle Banche Centrali

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Nel corso degli ultimi mesi si è assistito ad una tendenza al rialzo dei tassi di interesse in molti paesi del mondo. Questa tendenza è stata determinata da una serie di fattori, tra cui l’aumento dell’inflazione, la crescita economica e il cambiamento delle politiche monetarie dei principali paesi.

L’inflazione è stata una delle principali preoccupazioni dei governi e delle banche centrali in tutto il mondo. L’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi può infatti incidere sulla qualità della vita dei cittadini e sulla competitività delle imprese. Per contenere l’inflazione, molte banche centrali hanno deciso di aumentare i tassi di interesse, al fine di rendere meno attraenti gli investimenti e di ridurre la domanda di beni e servizi.

Interventi delle principali banche centrali

Mercoledi, la FED ha annunciato un aumento dei tassi d’interesse di 25 punti base al 4,75%-5%, il livello più alto dal 2007. Nel suo discorso, Jerome Powell ha ribadito che le preoccupazioni che stanno destabilizzando il sistema bancario potrebbero porre fine a questo ciclo di rialzo del costo del denaro prima del previsto.

Giovedi è stato il turno prima della banca nazionale svizzera che ha deciso, a sorpresa, un aumento da 50 punti base dei tassi all’1,5%, nonostante le recenti turbolenze legate a Credit Suisse. Poi nel pomeriggio è taccato alla BOE, la Bank of England, che ha portato il tasso di riferimento dal 4% al 4,25%.

Ricordiamo, infine, l’intervento della Banca centrale europea della scorsa settimana che ha varato un ulteriore rialzo dei tassi di interesse di 50 punti base. In particolare, il tasso sui depositi è salito al 3%, quello di rifinanziamento principale è aumentato fino al 3,5%, mentre quello marginale è salito al 3,75%.

Quali mosse verranno attuate nel prossimi mesi?

Nella solita conferenza, Christine Lagarde, presidente della BCE ha ribadito che “Non è possibile in questo momento determinare su quale sentiero andremo avanti”. Inoltre, sul fronte dell crisi bancaria, la BCE assicura sul fatto che attualmente non c’è nessuna crisi di liquidità.

La figura in basso mostra l’andamento di un ETF ISHARES STOXX EUROPE 600 BANKS che investe sul settore bancario europeo. Il grafico evidenzia il calo significativo del prezzo in area 14.000.

Dall’altra parte dell’oceano, la Fed è sempre più vicina alla fine del rialzo dei tassi. Molti investitori, poiché l’inflazione resta comunque un problema da combattere, si aspettano almeno un altro rialzo dei tassi nel corso dell’anno.