Negli ultimi decenni, l’economia giapponese ha registrato una crescita molto bassa rendendo il paese meno attraente rispetto ad altri mercati sviluppati. Nonostante il mercato azionario abbia reagito in modo relativamente indipendente a tale crescita, molti operatori ritengono che l’asset class sia sottovalutata e con potenzialità ancora inespresse.
Le cause della bassa crescita economica in Giappone sono strutturali e molto legate alle caratteristiche della società giapponese. La popolazione è piuttosto invecchiata e questo ha comportato una riduzione della forza lavoro, con pessime conseguenze in termini di innovazione e produttività.
Il Giappone possiede il più alto debito pubblico del mondo, a seguito di una serie di politiche che i governi degli ultimi anni hanno messo in atto per stimolare l’economia ma con pochi risultati.
Bisogna ricordare tuttavia che tale debito pubblico non ha mai suscitato grandi preoccupazioni da parte degli investitori internazionali, grazie soprattutto al fatto che la fetta maggiore sia detenuta dalla banca centrale e da investitori giapponesi.
Andamento indici azionari giapponesi
Il mercato azionario giapponese ha rappresentato una delle sorprese positive dell’anno. In particolare, il principale indice giapponese, l’indice Nikkei 225 ha superato nuovi massimi, registrando rendimenti importanti.
Tra le cause principali che hanno provocato questa crescita quasi piatta, va segnalata la presenza costante della deflazione.
Il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha implementato diverse politiche monetarie per cercare di contrastarla. Il controllo della curva dei rendimenti e la politica dei tassi di interesse negativi sono stati sicuramente le armi più significative per contrastare tale situazione.
Secondo alcuni analisti, tra cui Sam Perry, senior Investment Manager di Pictet Asset Management, “con inflazione e liquidità nelle aziende, che costituiscono due terzi del PIL, il denaro diventa un bene di scarto, con rendimenti negativi”. Tali politiche sembrano finalmente iniziare a dare i primi frutti. Infatti, le stime per il 2024 prevedono che il PIL del Giappone crescerà di circa l’1,5%, provocando una spinta ai prezzi facendo invertire definitivamente il ciclo deflazionistico.
Conviene investire in Giappone?
Investire in Giappone può essere una scelta interessante, ma è importante prendere in considerazione diversi fattori.
Come sappiamo, il Giappone è noto per la sua stabilità economica, ma è comunque importante monitorare la situazione economica globale e nazionale. Il paese sta affrontando una popolazione in declino e un’invecchiamento della popolazione. Questo può influenzare diversi settori, come la sanità e i servizi per anziani.
Come con qualsiasi tipo di investimento, la diversificazione è importante per ridurre il rischio. Bisogna evitare di concentrare tutti i propri investimenti in un’unica area o settore.