In finanza, il concetto di rischio ha un’accezione ampia e non sempre negativa; al concetto di rischio è associato un concetto di discordanza tra quanto si era ipotizzato sul futuro e quanto accade realmente. Di seguito verranno illustriti i principali rischi che l’investitore dovrà affrontare nei mercati finanziari.
Rischio di mercato
Il rischio di mercato consiste nell’eventualità che il prezzo di un’attività possa oscillare nel tempo, creando incertezza (e quindi rischio) in merito al valore che esso potrà assumere in futuro.
Questa tipologia di rischio è legata al concetto di volatilità, cioè la variabilità del prezzo di un titolo in un arco di tempo prestabilito. Una bassa volatilità implica che il prezzo del titolo possa rimanere, per un certo periodo di tempo, all’interno di un determinato range. Una volatilità alta invece indica una imprevedibilità del mercato, dove i movimenti di prezzo risultano bruschi e accompagnati da un vasto volume di operazioni.
A seconda dello strumento finanziario di osservazione, all’interno del rischio di mercato si distinguono tre tipologie di rischio:
- Rischio di tasso di interesse: rischio che il valore dei tassi di interesse di mercato possa oscillare nel tempo determinando una variazione del valore dei rendimenti ottenuti sui vari titoli finanziari.
- Rischio di tasso di cambio: consiste nell’eventualità che una variazione dei tassi di cambio tra valute determini una variazione del valore dei titoli finanziari. L’investitore che acquista azioni di un paese estero con una valuta differente dalla sua, sarà esposto al rischio che i rendimenti ottenuti vengano ridimensionati in fase di conversione del tasso di cambio sfavorevole rispetto a quello utilizzato al momento di acquisto dell’asset finanziario.
- Rischio di tasso di inflazione: è l’incertezza riguardante il futuro potere di acquisto della moneta. Per un titolo obbligazionario, tale rischio è tanto più importante quanto più è lontana la scadenza. Se un’azione stacca dividendi fissi nel corso del tempo, la spesa di beni e servizi che è possibile acquistare con tali somme è più bassa se, durante la detenzione del titolo, il tasso di inflazione è cresciuto sensibilmente.
Rischio di controparte o di insolvenza
Un altro importante rischio da tenere in considerazione quando si opera sui mercati finanziari è il rischio di controparte o di insolvenza.
Questo rischio riguarda la possibilità che, alle scadenze previste dal contratto, ad esempio in un’obbligazione, la controparte si riveli insolvente, in misura totale o parziale, in relazione al pagamento degli interessi maturati e al rimborso del capitale a scadenza.
In questa categoria di rischio, rientra anche situazioni in cui la controparte adempie interamente ma con modalità e tempi diversi da quelli prestabiliti.
Il rischio di controparte dipende dalle caratteristiche peculiari dell’emittente. Occorre perciò informarsi e monitorare la solidità finanziaria e patrimoniale della società in cui si investe.
Rischio di liquidità
La liquidità è un concetto legato al controvalore dei contratti o titoli scambiati in una data sessione. Essa è legata all’impossibilità di vendere il titolo prima della scadenza. Indipendentemente dal fatto che investiamo in titoli con scadenza, come ad esempio in obbligazioni, o in titoli senza scadenza, come ad esempio in azioni, è preferibile selezionare titoli scambiati su mercati regolamentati e con molti volumi.
Le conseguenze di un mercato poco liquido sono da tenere conto quando si fa investimenti in ottica di breve-medio periodo. Infatti, può accadere che non tutte le quantità, che l’investitore vuole inoltrare, vengano assorbite allo stesso livello di prezzo.
Rischio sistemico
A seguire c’è il rischio sistemico che possiede la caratteristica di non essere imputabile ad una specifica controparte, bensì dipendere da fattori che influiscono sull’andamento generale dei mercati.
Oggi giorno, i mercati subiscono oscillazioni in base ad infinite variabili connesse ad eventi difficili da prevedere, né tanto meno da quantificare: elezioni politiche, tensioni sociali, eventi naturali, guerre, terrorismo, cadute di governo e rivolte popolari.
Se il rischio specifico, legato cioè direttamente alle caratteristiche di una specifica società, può essere ridotto attraverso una corretta diversificazione; il rischio sistemico non può essere diminuito suddividendo il proprio investimento in più titoli.
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