Basta ascoltare la parte economica di un qualsiasi notiziario e notare che, dopo aver commentato l’andamento della Borsa Italiana ed Europea, si passa agli USA con l’analisi dell’andamento dei principali indici: Dow Jones, Nasdaq e S&P 500. Per chi conosce bene il mondo finanziario, non ci sono problemi a navigare tra questi tre importanti indici americani, ma per i neofiti è bene fare un poco di chiarezza.
Vediamo i tre indici nel dettaglio:
Dow Jones
L’indice Dow Jones Industrial Average (DJIA) è un indice azionario che misura la performance delle 30 principali aziende quotate alla Borsa di New York. È stato creato nel 1896 da Charles Dow, co-fondatore dell’editoriale Wall Street Journal. Il DJIA è considerato uno degli indicatori più importanti della performance del mercato azionario statunitense ed è spesso utilizzato come barometro dell’economia degli Stati Uniti. Dei tre indici che prendiamo in considerazione in questo articolo, il Dow Jones è il più anziano.
Il Dow Jones Industrial Average (DJIA) è un indice azionario che utilizza un sistema di quotazione ponderato per prezzo. Ciò significa che le azioni con un prezzo più alto hanno un peso maggiore nell’indice rispetto alle azioni con un prezzo più basso, indipendentemente dalla differenza di capitalizzazione.
S&P 500
L’S&P 500 (Standard & Poor’s 500) è un indice azionario che misura la performance delle 500 principali aziende quotate alla Borsa di New York. È stato creato nel 1923 da Standard & Poor’s, una società di rating finanziario. L’S&P 500 è considerato uno dei principali indicatori della performance del mercato azionario statunitense ed è utilizzato come benchmark da molti fondi comuni d’investimento.
A differenza del Dow Jones Industrial Average, l’S&P 500 è basato su un sistema di quotazione ponderato per capitalizzazione di mercato, questo significa che le società con una maggiore capitalizzazione di mercato avranno un peso maggiore nell’indice. La composizione dell’indice è rivista annualmente per riflettere i cambiamenti di mercato e aziendali.
Nasdaq
L’indice NASDAQ Composite è un indice azionario che misura la performance di tutte le azioni quotate al NASDAQ stock market. Il NASDAQ è un mercato azionario elettronico statunitense specializzato nella quotazione di titoli tecnologici e ad alto potenziale di crescita. Il NASDAQ Composite è stato creato nel 1971 ed è considerato un indicatore della performance del mercato azionario statunitense e delle tendenze del settore tecnologico.
A differenza del Dow Jones Industrial Average, l’indice NASDAQ è basato su un sistema di quotazione ponderato per capitalizzazione di mercato, questo significa che le società con una maggiore capitalizzazione di mercato avranno un peso maggiore nell’indice. Il numero di società incluse nell’indice cambia continuamente a causa delle quotazioni e delle delistings, attualmente sono oltre 3.300 le aziende incluse.
Investire in indici azionari americani?
Per la loro natura composita e variegata, gli indici sono considerati un investimento accessibile anche per i meno propensi al rischio, perché rappresentano di per sé una diversificazione, anche se questo non deve far pensare che si tratti di investimenti facili e privi di rischio.
Per coloro che intendono esporsi sul mercato americano, possono investire sui seguenti ETF:
- SPDR S&P 500, replica l’andamento dell’indice S&P 500,
- NASDAQ, replica l’andamento dell’indice NASDAQ100,
- DOWJONES, replica l’andamento dell’indice Dow Jones.
Gli indici danno le performance migliori su periodi lunghi, ed anzi su orizzonti di tempo molto lunghi (5 e più anni) hanno dei rialzi significativi, ma nel breve periodo possono essere soggetti a ribassi importanti che un investitore deve essere capace di sopportare.
Sicuramente possono trovare spazio in un portafoglio di investimenti strutturato. Ricordati di usare Quantistik per non perdere mai di vista le performance degli strumenti finanziari che hai incluso o che vorresti includere nei tuoi investimenti!