Il crypto-winter è finito?

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Il 2023 sembra iniziato sotto migliori auspici sia per la finanza tradizionale che per quella decentralizzata. Nel mese di Gennaio, Bitcoin ha messo il segno + recuperando il 40% rispetto agli inizi di Dicembre 2022, trascinandosi anche Ethereum e addirittura Solana. Quest’ultima, dopo essere stata data per morta a causa dell’esposizione nell’affaraccio di FTX, torna a riprendersi, passando da meno di 10 dollari a più di 20 in un mese.

Siamo fuori pericolo? È finito il crypto-winter, cioè l’inverno delle criptovalute? Siamo di nuovo in ballo con una bull run pazzesca e con le previsioni di 100.000, 200.000 o un milione di dollari per Bitcoin in un prossimo futuro?

Vista la volatilità del mondo cripto non ci azzardiamo a fare delle previsioni, ma andiamo ad analizzare una serie di ragioni per le quali quest’anno potrebbe essere un buon anno per le criptovalute.

La purga

Il 2022 è stato un anno molto duro economicamente per tutti i settori: già sopravvivergli è stato difficile. Nel mondo cripto, questo ha significato due cose: crolli dei prezzi di criptovalute ed NFT, crollo di utenti dei mille metaversi e “tutti i pesci che vennero a galla” in caso di progetti poco seri, poco sensati e al limite dell’illegale. Parliamo prima del crollo di TERRA-LUNA causato da un dumping massiccio per il quale lo stesso Fondatore, Do Kwon, è accusato di frode e ricercato in Corea del Sud. Parliamo del crollo di FTX e di tante altre realtà correlate che mentivano sui fondi a disposizione e investivano i soldi degli utenti in operazioni ad alto rischio.

La purga va avanti, con altri fallimenti clamorosi. Tutto questo sta dimostrando una cosa ovvia: il mondo cripto-blockchain non è la terra delle infinite opportunità dove tutto vale. Al contrario: solo i progetti veramente validi e seri sopravviveranno!

Un anno difficile ha fatto in modo di mettere sulla giusta via un settore che dopo un decennio di esperimenti si avvicina alla maturità.

La tecnologia

La tecnologia blockchain, sulla quale si basano le criptovalute, non è certo nata solo per creare metodi di pagamento alternativi, programmi di staking ed NFT di dubbio valore estetico. La blockchain può fare ben altro, rendendo più sicuro, efficiente e veloce il nostro accesso al mondo tecnologico in tutti i settori.

Un concetto ormai compreso da aziende ed istituzioni visto che gli investimenti in blockchain solo in Italia sono aumentati del 50% nell’ultimo anno (fonte: Politecnico di Milano).

Una tecnologia capace di migliorare molto nel tempo, come ad esempio Ethereum, che ha tagliato di oltre il 90% i consumi energetici e le emissioni quest’anno e che sta lavorando per ridurre i costi delle transazioni.

Il miglioramento del quadro macroeconomico internazionale

Questa dovrebbe essere, in realtà, una buona notizia ma per molti massimalisti delle crypto suonerà come una spiacevole osservazione. Bitcoin e le altre crypto sono pesantemente ancorate all’economia ed alla finanza tradizionale. Non sono realmente alternative e soprattutto non sono considerate un investimento rifugio. Anzi, il loro valore è sceso moltissimo con l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse da parte delle Banche Centrali e si è ripreso agli annunci che quest’anno l’inflazione sarà minore.