La domande che tutti si pongono ogni fine anno è: quali sono le previsioni dei mercati per il prossimo anno? In altre parole, che impatto avranno le prospettive di ribasso sui tassi di interesse sulle varie asset class?
Molto probabilmente, gli investitori avranno più opzioni di allocazione di portafoglio rispetto alle limitate alternative sull’azionario che hanno dominato in tempi recenti. Secondo alcuni analisti, la prima metà dell’anno potrebbe richiedere un’allocazione di asset più prudente, orientata dunque verso il comparto dei bond. Al contrario, nella seconda parte, in seguito a potenziali tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, potrebbe essere opportuno aumentare l’esposizione alle azioni e ad asset più rischiosi.
Infatti, i mercati azionari continueranno a essere alle prese con una maggiore volatilità a causa del nuovo contesto di tassi più alti degli ultimi anni. Questo offrirà opportunità per gli investitori di potenziare la loro esposizione agli asset rischiosi nel corso dell’anno.
Prospettive macroeconomiche
La maggior parte delle società finanziarie prevedono un rallentamento delle economie nei mercati sviluppati, con una crescita del PIL mondiale del 2,5% nel 2024. Si anticipa che la crescita nei paesi sviluppati sarà in media dello 0,7%, in contrasto con il +3,6% dei mercati emergenti.
Per quello che riguarda le scelte delle banche centrali, ci si aspetta che sia la Fed che la Bce effettuino un un possibile taglio dei tassi già nella prossima primavera. Al contrario, c’è già qualcuno che scommette sul primo taglio dei tassi di interesse a metà 2024.
Sicuramente, occorrera’ attendere i dati relativi a occupazione e inflazione dei prossimi mesi per avere piu’ chiara la direttrice lungo cui si muovera’ le politiche delle principali banche centrali.
In questa prospettiva, molti analisti consigliano una posizione difensiva nella prima metà del 2024, con un focus su azioni di qualità caratterizzate da sostenibilità dei dividendi e bassa volatilità, privilegiando il segmento value negli Stati Uniti, in Giappone e nel Regno Unito.
Nella seconda metà dell’anno, quando i tagli dei tassi potrebbero rappresentare un qualcosa di più concreto, gli investitori potrebbero considerare listini e settori più ciclici, come il mercato europeo e i mercati emergenti.
Strumenti sicuri su cui investire
In questo scenario macroeconomico, quali sono i migliori investimenti a basso rischio per il 2024?
Dopo anni di tassi vicino allo zero, i conti deposito sono una tentazione forte per gli investitori per nulla propensi al rischio. In questi ultimi mesi dell’anno, molti conti deposito arrivano a offrire un rendimento annuo da un massimo del 5,50% a seconda dell’istituto di credito scelto.
In un contesto di tassi di interesse alti, i fondi monetari che investono in strumenti a brevissimo termine sono un rifugio, perché meno sensibili alle politiche restrittive delle banche centrali. Anche in questo caso il rischio è basso e l’obiettivo è solo battere l’inflazione. In media, nel 2023 i fondi monetari rendono il 3,50% leggermente al di sopra dell’inflazione.
Per quanto riguarda le obbligazioni, il consiglio principale è focalizzarsi su obbligazioni con duration lunghe. Interessanti opportunità potrebbero rappresentare il comparto investment grade, il debito dei mercati emergenti in valuta forte e l’euro high yield a breve termine.
Infine, l’oro è visto come una possibile protezione dal rischio geopolitico, mentre alcune materie prime possono rappresentare una copertura dall’inflazione.
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