Una delle ragioni principali che causano drawdown importanti è rappresentata dalla volatilità del portafoglio. Costruire portafogli sbilanciati verso asset class rischiose come l’azionario espone l’investitore a maggiori drawdown.
Sapere quali sono stati i drawdown subiti in passato aiuta il consulente finanziario nel realizzare stime future sulle prossime escursioni negative, anche se non è detto che i drawdown passati siano inferiori di quelli futuri.
Grazie a Quantistik, è possibile visualizzare l’andamento del drawdown di portafoglio e confrontarlo con quello di un benchmark scelto discrezionalmente.
Non solo Massimo Drawdown
Quando si parla di drawdown generalmente si fa riferimento alla massima escursione subita da un portafoglio in un determinato periodo di tempo. In realtà, definire il drawdown medio di un portafoglio può dare buone informazioni circa la sua bontà.
Ad esempio, se nel corso del tempo si subiscono 3 drawdown, uno del 3%, uno dell’4% ed uno
del 8%, il valore medio sarà del 5%.
A differenza del drawdown massimo che si riferisce allo scenario peggiore, questo valore ci dà una misura di quali perdite possiamo aspettarci normalmente.
Perdite maggiori
La tabella permette di avere una visione immediata dei drawdown passati, in particolare il giorno in cui è avvenuto il picco massimo e la sua durata espressa in giorni.
Accedendo alla piattaforma Quantistik è possibile valutare in maniera esaustiva il rischio di un portafoglio, oppure di un singolo strumento finanziario, tramite indicatori di rischio, tra cui Ulcer performance, Serenity ratio e Recovery Factor. Quest’ultimo indica la velocità con cui un portafoglio si riprende da una fase di drawdown. Dunque, se l’indice è maggiore di 1, allora la velocità di ripresa è buona.
Fonte: Investopedia