Arrivano le Crypto di Stato

Riflettori

Per chi segue il mondo tecnologico e finanziario c’è un nuovo termine che viene sussurrato negli ambienti che contano: CBDC, Central Bank Digital Currency.

Come dice il nome stesso, parliamo di una moneta digitale emessa da una Banca Centrale, e quindi una sorta di criptovaluta che ha valore ufficiale.

Perché si parla di CBDC?

La possibilità reale offerta dalle tecnologie Blockchain di trasferire denaro in modo veloce, sicuro e trasparente, permette implementazioni tecnologiche mai pensate prima. Ad esempio, costi bassi per trasferire denaro a livello internazionale permettono di facilitare l’inclusione finanziaria in aree del mondo dove ci sono ancora persone che non hanno facile accesso ai servizi bancari.

Le CBDC inoltre renderebbero più semplice erogare servizi di Welfare. Si potrebbe progettare un token che funzioni solo per alcuni beni che, depositato su una carta di pagamento, accetti le transazioni solo in certi casi. In questo modo si eviterebbero le frodi e gli abusi che spesso avvengono in questi casi.

Un altro esempio potrebbe essere quello di erogare “denaro a scadenza”, cioè un saldo che può essere utilizzato come uno stimolo temporaneo all’economia ma che deve essere necessariamente speso entro un certo periodo di tempo e non può essere accumulato.

Un utilizzo che avrebbe senso in periodi di deflazione.

Chi parla da CBDC?

Progetti di questo tipo sono già stati lanciati in diversi Paesi: in Cina, in Nigeria, alle Bahamas, in Jamaica.

In Europa, il dibattito e gli studi sono in una fase istruttoria in cui si discutono pro e contro di un Euro Digitale.
Si è parlato di una valuta europea digitale anche in abbinamento all’idea di un reddito universale, una specie di reddito di cittadinanza, da fornire a tutti i cittadini sotto forma di valuta digitale, che deve essere utilizzata in specifici casi.

A chi non piacciono le CBDC?

Per molti l’utilizzo di valute digitali centralizzate è una minaccia alla libertà economica. Molti hanno timore che i Governi possano controllare direttamente ogni transazione e che possano attuare dei sistemi in cui “bloccano” il denaro digitale delle persone. In altre parole, si può creare un sistema punitivo immediato che, se può essere valido per combattere il crimine e l’evasione fiscale, può diventare oppressivo qualora uno Stato volesse usare la valuta digitale come strumento di pressione per fare accettare misure non gradite dalla popolazione.

I pro ed i contro sono da valutare bene: tu cosa ne pensi?