Meglio titoli o fondi obbligazionari?

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Molti investitori non comprendono la differenza sostanziale tra l’investimento in un titolo obbligazionario, come ad esempio un titolo di Stato, e l’investimento in un fondo o ETF.

L’obbligazione è un prestito che viene fatto ad un emittente, sapendo che esso si impegna a restituire, a scadenza, il capitale investito più gli interessi.
Maggiore è la capacotà dell’emittente di ripagare il debito, più bassi saranno i tassi di interesse che è disposto ad offrire per l’investimento.

Un fondo o ETF obbligazionario, invece, non scade mai e cerca di mantenere al suo interno una scadenza media costante dei titoli di cui è composto. Di conseguenza, non si hanno certezze sul rendimento finale.
Generalmente, un discesa dei tassi di interesse contribuiscono a valorizzare il fondo o l’ETF mentre una salita dei tassi contribuiranno al ribasso dei prezzi e di conseguenza ci sarà una perdita in conto capitale per l’investitore.

Facciamo un banale esempio per capire meglio la loro differenza. Ipotizziamo di aver investito 10000 euro in un BTP con scadenza 10 anni e 10000 euro in un ETF obbligazionario europeo, quanto avremmo guadagnato? Considerando anche il tasso di inflazione nel corso del tempo, il BTP avrebbe ottenuto un rendimento reale finale decisamente migliore rispetto all’investimento in ETF.

grafico performance e rischio di un BTP e un fondo

Elementi da considerare per la scelta migliore

Quindi meglio comprare titoli o fondi obbligazionari?

La scelta tra l’investimento in titoli obbligazionari individuali e in ETF o fondi obbligazionari dipende dalle proprie esigenze finanziarie, dai propri obiettivi di investimento e livello di rischio.

A tal proposito possiamo fare alcune considerazioni:

In primis, gli ETF o fondi obbligazionari offrono un elevato grado di diversificazione in quanto includono una vasta gamma di titoli obbligazionari emessi da diverse entità. Gli investimenti in titoli obbligazionari invece richiedono una somma più consistente per ottenere la stessa diversificazione.

In secondo luogo, gli ETF o fondi obbligazionari sono negoziati in borsa come azioni, il che li rende molto liquidi e facili da comprare o vendere in qualsiasi momento durante le ore di mercato. I titoli obbligazionari individuali possono essere meno liquidi e richiedono tempo e costi aggiuntivi per essere negoziati.

Bisogna tuttavia considerare che, investendo in titoli obbligazionari, si ha maggiore controllo sulla selezione dei titoli e sulla scadenza. Questo può essere utile se si hanno esigenze specifiche per i propri portafogli.

Cosa preferire dunque?

In generale, chi investe sulla solidità dell’emittente compra un’obbligazione, mentre chi scommette sull’andamento dei tassi di interesse compra un fondo o un ETF.

Molto spesso si tende ad affidarsi al proprio intuito per trovare la soluzione ottimale. Se si pensa che i tassi di interesse continueranno a salire, è più conveniente investire in singole obbligazioni per non incorrere in spiacevoli sorprese.
Un’altra importante funzione svolta della componente obbligazionaria di un portafoglio è quella di proteggere dai ribassi dell’asset class azionaria in situazioni di recessione economica.

I titoli obbligazionari singoli, rispetto a quanto non lo siano etf e fondi, sono strumenti meno idonei a ricoprire questa funzione. Infatti, più ci si avvicina alla scadenza minore è la capacità del singolo titolo nel proteggere il portafoglio da situazioin spiacevoli.

Il principale ruolo dei titoli obbligazionari è quello di stabilizzare i rendimenti del portafoglio, tramite flussi di cassa costanti e certi che garantiscono una certa tranquillità psicologica all’investitore.

Quindi, se si decide di acquistare titoli obbligazionari individuali, è importante fare ricerche sulla qualità del credito dell’emittente per evitare il rischio di default. Gli ETF obbligazionari tendono a diversificare il rischio di credito all’interno del portafoglio, ma anche per loro è comunque importante valutare la qualità dell’indice sottostante.