Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato il nuovo BTP ITALIA con scadenza giugno 2030. Ricordiamo che stiamo parlando di un titolo di Stato molto richiesto dai risparmiatori italiani.
Il collocamento ha previsto due fasi: una rivolta agli istituzionali e una verso gli investitori retail. Nel primo caso il controvalore emesso ha raggiunto i 2,18 miliardi di euro. Nel secondo caso sono stati conclusi 211.432 contratti per un controvalore pari a 7,26 miliardi di euro.
Un risultato non certo entusiasmante se paragonato all’ultima emissione del 2020 che aveva portato nelle casse dello stato un ammontare pari a 22,3 miliardi di euro.
Come funziona il BTP ITALIA? Il titolo di Stato italiano, con scadenza a 8 anni, offre un tasso cedolare annuo dell’1,60%, pagato ogni sei mesi. Le cedole sono rivalutate al tasso di inflazione italiana dello stesso semestre.
A coloro che decidono di detenerlo in portafoglio fino alla scadenza, è previsto un premio fedeltà: un’entrata extra pari al 1% del capitale investito.
Mercato obbligazionario
Qual è la situazione sui mercati obbligazionari? Così come per quello azionario, anche il mercato dei titoli di debito sono in una fase di incertezza che sta provocando forti escursioni di prezzo.
Il nervosismo degli operatori dipende in particolare dai timori di una recessione globale e dalle manovre restrittive delle banche centrali.
Situazione in Italia
Il nostro paese, con il suo alto debito pubblico, potrebbe soffrire non poco nei prossimi mesi. Ricordiamo che il debito pubblico italiano ammonta a circa 2.700 miliardi, cioè il 150% del Pil.
Inoltre, l’aumento del livello dei prezzi non farà altro che aggravare la situazione. Il nuovo BTP ITALIA offre un’alternativa interessante a coloro che vogliono una protezione dal rischio inflazione e dal rialzo dei tassi. Tuttavia, in caso di rallentamenti del livello di inflazione, molto probabilmente il titolo potrebbe offrire un rendimento inferiore rispetto ad un BTP tradizionale.
Borse fiacche nell’ultima seduta
Nel frattempo l’ultima seduta della settimana è abbastanza fiacca su tutti i mercati. Le borse dell’Europa hanno aperto con un timido rialzo. Anche le borse asiatiche si sono mosse verso l’alto con una forte spinta del settore high tech. Ieri buona seduta per SP500 che chiude in rialzo dell’1%.
Il settore che ha sofferto maggiormente è quello energetico che dopo l’ennesimo calo di ieri, fa registrare una perdita maggiore al 20% dai massimi di inizio giugno. Petrolio WTI stazionario a quota 105. In generale l’indice Bloomberg che racchiude 22 materie prime mostra una pausa dopo la forte spinta dei mesi scorsi (ad eccezione del gas). Gli indici Pmi per l’Europa mostrano debolezza e incentivano gli operatori all’acquisto di obbligazioni.