In questi giorni non si parla altro che dei BTP Valore e dei loro rendimenti. La precedente emissione era avvenuta nel mese di giugno di quest’anno ed il Mef aveva raccolto oltre 18 miliardi. Ricordiamo che l’emissione di titoli serve allo Stato per finanziare le proprie misure: sostanzialmente, gli acquirenti comprano una parte di debito del Paese, con la promessa che, alla scadenza di questi titoli, riavranno indietro i soldi spesi con l’aggiunta degli interessi.
Dal 10 ottobre 2023, i Btp Valore ottobre 2028 saranno collocati sulla piattaforma MOT, il mercato telematico delle obbligazioni di Borsa Italiana, grazie all’intermediazione di due banche: Intesa San Paolo e Unicredit. Al titolo è stato assegnato il codice ISIN IT0005565400. Queste obbligazioni sono dedicate esclusivamente agli investitori privati. Come si legge nel comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il BTP Valore potrà essere comprato senza vincoli né commissioni attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online o rivolgendosi alla propria banca.
Caratteristiche del titolo
Il 2 ottobre è stato il primo giorno di collocamento del nuovo BTP Valore. Questo strumento ha una scadenza di 5 anni, offrendo un rendimento minimo del 4,10% per i primi 3 anni; un rendimendo minimo del 4,50% per gli ultimi due anni più un premio fedeltà dello 0,50% se tenuto fino a scadenza.
Possiamo dire che il rendimento netto a scadenza è del 3,72% (annuo), senza includere il premio fedeltà. Tale rendimento è simile rispetto ai rendimenti offerti dai BTP già presenti sul mercato, in realtà è anche inferiore se escludiamo il premio fedeltà finale.
Inoltre, il BTP Valore viene emesso a 100, quindi non genera alcuna plusvalenza. Se il tuo obiettivo è compensare minusvalenze, allora bisogna puntare su altri prodotti.
Confronto con altri titoli di Stato
Un analisi che spesso può portare l’investitore a scegliere quale strumento acquistare consiste nell’effettuare un confronto con titoli simili già quotati che abbiano stessa scadenza.
Attualmente con la scadenza nell’autunno 2028 è quotato il BTP Tf 4,75% St28 con ISIN IT0004889033, se acquistato a 102,32 offre un rendimento lordo annuo del 4,26% e netto del 3,66%. Questo significa che alla condizione attuale, per chi acquista in emissione e mantiene ininterrottamente fino a scadenza, il BTP Valore offre un rendimento leggermente superiore.
Se si ragiona in termini di rendimento netto, anche considerando il premio fedeltà, sarebbe da preferire il Btp Futura Nv28 con ISIN IT0005425761 che, alla quotazione di 83 offre un rendimento annuo netto di circa il 4,3%;
Se invece effettuiamo il confronto con il Btp Italia Nv28 Eur con ISIN IT0005517195, che è un titolo di stato italiano indicizzato all’inflazione italiana, acquistando a 94,25 e mantenendo fino a scadenza, ipotizzando un valore dell’inflazione superiore a 1,3%-1,4%, il rendimento offerto dal BTP Italia sarebbe da preferire a quello del BTP Valore.
Conviene investire sul BTP Valore?
A questo punto la domanda che sorge spontanea è: conviene sottoscrivere? Come spesso accade la risposta è dipende.
Dal momento che si tratta di un titolo a cedola e a tasso fisso, è idoneo a soddisfare l’obiettivo finanziario dell’entrata periodica. Se, ad esempio, hai un obiettivo certo a 5 anni questo potrebbe essere uno strumento da prendere in considerazione.
Un’altro aspetto da considerare riguarda l’attuale esposizione del portafoglio al paese Italia. Infatti, se il portafoglio è già adeguatamente esposto sull’Italia, è opportuno evitare di sovraesporsi.
Infine, è importante considerare il timing di entrata, cioè il momento giusto per acquistare. Se si ipotizza che possano aumentare le tensioni sul debito pubblico con la conseguenza di un aumento ulteriore dei rendimenti offerti dai titoli di stato, è logico attendere prima di effettuare l’acquisto.
Mentre, se si possiede in portafoglio tale strumento, venderlo per sottoscrivere il nuovo BTP Valore potrebbe non essere una saggia soluzione.