Luglio positivo per le Borse

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Mercoledì sera, la Fed ha deciso sul rialzo del costo del denaro di 75 punti basi, con i Fed Funds al 2,5%. Si è trattato del quarto aumento consecutivo. Nella stessa giornata, la borsa americana ha reagito con forza mostrando guadagni dell’1,03% sul Dow Jones; anche l’S&P500 ha realizzato un rally importante portandosi al di sopra di 4.000 punti.

Il mese di luglio si chiude in forte rialzo: Wall Street recupera le perdite registrate nel mese precedente. Anche le borse europee rialzano la testa con il DAX che registra la terza settimana consecutiva in positivo, cosi come Piazza Affari, comprata a mani bassi nonostante una situazione politica incerta.

Dati macroeconomici e prospettive future

Aumentano i timori di una recessione a seguito dell’uscita del PIL americano che ha evidenziato un calo dello 0,9%, al di sotto delle aspettative che erano per un incremento dello 0,5%. Un dato che fa seguito a quello negativo uscito nel primo trimestre, pari a -1,6%.
Quando il PIL mostra una variazione negativa per almeno due trimestri consecutivi, si parla di recessione tecnica.
Durante la conferenza stampa della Fed, Powell ha ribadito il fatto che ancora non si sono visti gli effetti sull’economia di questi rialzi. Quindi, se da una parte, ha sottolineato prospettive di rallentamento economico, dall’altro lato, ha comunque rassicurato i mercati sulla volontà della banca centrale americana di aumentare ulteriormente i tassi nei prossimi mesi, anche se tutto dipenderà dai prossimi dati macroeconomici.
Infine, ha ricordato Powell, risulta difficile fare una previsione certa nel medio periodo. Ora, il mercato sconta altri due rialzi da 50 punti base con i tassi che, a fine anno, potrebbero essere intorno al 3,5%.

Cosa ci attende nei prossimi mesi

La guerra Russia-Ucraina sta causando enormi difficoltà economiche, creando un’ulteriore pressione al rialzo sui prezzi che stanno pesando sull’attività economica globale.
Sul fronte europeo, si osservano valori sopra le attese per il Pil e l’inflazione. Tali indicazioni potrebbero spingere la BCE nella prossima riunione ad un ulteriore incremento dei tassi di interesse.

Per quanto riguarda le materie prime, da segnalare la fase di congestione che sta caratterizzando il petrolio. Infatti, l’oro nero si trova vicino supporti chiave posti sui 93-95, un’eventuale rottura può rappresentare una svolta importante che potrebbe aprire nuovi scenari.

Il prossimo mese ci attende un periodo estremamente delicato. Infatti Agosto, negli anni passati, è stato spesso un mese di alta volatilità, in ragione soprattutto di una riduzione di liquidità dovuta alle ferie estive.