Il ritorno degli NFT

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Il 2022 non è stato un anno facile per nessuno. E, se i mercati finanziari e le aziende soffrivano, qualcuno aveva anche deciso di suonare le campane a morto per il mondo degli asset digitali: criptovalute e token vari, tra cui gli NFT.

Eppure, dopo un anno deludente che ha infranto i cuori di molti appassionati, gli NFT sembrano mostrare segnali interessanti, lasciando perplessi coloro che speravano o pensavano fosse solo una semplice moda del momento.

Un ripassino

Un NFT è un non-fungible token, cioè un token non fungibile. Per cercare di far capire a tutti cosa significa facciamo un esempio che, aldilà della corretta terminologia tecnica, spieghi “terra-terra” di cosa si tratta.

Un’unità di dati sulla blockchain viene chiamata token, cioè gettone. Le criptovalute che conosciamo sono tutte token, cioè tutte hanno una funzione nella rete blockchain di riferimento per il suo funzionamento. Un NFT è un token che però è unico, univoco, cioè è qualcosa che non può essere rimpiazzato o replicato.

Ecco perché gli NFT sono da subito stati usati come “certificati di autenticità” per l’arte digitale.
Qualsiasi file sul web (testo, foto, video, gioco…) può essere copiato e duplicato ed è molto difficile risalire all’originale. L’NFT non fa altro che fissare sulla blockchain i dati rilevanti a quel file, costituendo quindi la prova della proprietà.

Quali sono gli elementi che fanno pensare ad un ritorno degli NFT?

  • La ripresa generica delle cripto, trainata da Bitcoin a inizio anno
  • L’arrivo dei primi veri e propri NFT su Bitcoin: fino a prima non era possibile caricare file media sulla blockchain di Bitcoin, da quest’anno esistono gli Ordinals che invece sono la versione dei non fungible token sulla rete BTC
  • Gli aggiornamenti di Ethereum: questa, insieme a Solana, è la blockchain di eccellenza per gli NFT. A fine 2022, un importante aggiornamento ha ridotto di oltre il 90% i consumi energetici su Ethereum e nei prossimi si ridurranno anche i costi di transazione.
  • La ripresa degli scambi: a febbraio 2023, le vendite di NFT hanno superato i 2 miliardi di dollari, il numero più grande da Maggio 2022, quando il crollo del valore delle cripto Terra e Luna, causò una spirale di crolli nel mondo delle criptovalute.

Cosa possiamo aspettarci?

In alcuni casi, i grandi movimenti come quelli di febbraio potrebbero essere causati da manipolazioni del mercato da grandi possessori, chiamati “whale”. Però è anche vero che il mondo degli NFT, aldilà del valore “finanziario”, ha ancora molto da dire.

Ha dato sfogo alla creatività di molti ed è stato largamente adottato da settori come videogame, musica e moda. Basti pensare che Nike ha guadagnato da dicembre 2021 a fine 2022 ben 180 milioni in vendite di NFT.

Questa tecnologia, sicuramente un po’ controversa e complicata, prende sempre di più spazio verso un’adozione massiccia che va oltre l’arte digitale, i videogame o la moda. Pensiamo a casi come ad esempio l’utilizzo per certificati di qualità e di garanzia, l’autenticità di contratti o atti registrati online, membership card e molto altro.

Forse gli NFT non stanno ancora tornando alla ribalta, però è anche vero che non se ne erano mai andati.