Non hai mai investito prima d’ora? Non hai una formazione in campo economico o finanziario? Hai appena iniziato ad informarti ed a curiosare ma hai già dei risparmi che vorresti investire il prima possibile?
In questi casi, oltre ovviamente a consigliare di rivolgersi ad un consulente finanziario professionista, ci sono degli strumenti finanziari base da cui tutti possono iniziare.
Bond governativi
Abbiamo già parlato di Buoni del Tesoro ed altre obbligazioni governative: perché sono in questa lista?
Diciamo che uno dei blocchi principali del principiante sono la mancanza di fiducia e la paura di perdere tutto. Un bond governativo aiuta perché tendenzialmente, a meno che non si investa in obbligazioni di nazioni in guerra, molto instabili o con economie troppo piccole e dipendenti dall’esterno, il rischio è bassissimo. In altre parole, lo Stato dovrebbe dichiarare default, ma ovviamente se si parla di grandi economie il rischio di default (anche se i media dicono tutt’altro) è molto basso.
In questo caso, “sentirsi le spalle coperte” da uno Stato che ha molti meno rischi di fallire di un’azienda, il bond governativo è il primo investimento per il principiante.
PAC
Anche dei Piani di Accumulo del Capitale abbiamo parlato spesso. Il PAC permette di investire somme anche piccole con tempistiche regolari su diverse asset class. Ad esempio: 300€ ogni mese.
In questo modo si risolvono due problemi soprattutto per un principiante: saper scegliere l’asset giusto su cui investire e saper scegliere il momento migliore in cui entrare nel mercato.
Investendo regolarmente infatti si elimina il problema della tempistica, perché si entra nel mercato ogni mese, quindi il momento buono compensa un momento non buono passato, e solitamente un PAC offre sempre ritorni.
Fondi comuni quotati: gli ETF
Un fondo comune è un fondo gestito da professionisti di gestione del risparmio, regolamentato con tutta una serie di controlli e regole da rispettare. Esistono due modalità di fondo comune: aperto, è quella interessante per i principianti che ancora non si sentono sicuri delle loro scelte, infatti permette di entrare ed uscire in qualsiasi momento; chiuso, ha un periodo specifico di offerta ed una scadenza prima di poter richiedere il rimborso della quota (e relativi interessi).
Di solito, i fondi aperti investono in attività quotate come azioni, indici, commodities, obbligazioni, valute.
Un fondo chiuso invece di solito è per attività poco liquide come società non quotate, immobili e crediti.
Gli ETF presentano chiari vantaggi rispetto ai fondi comuni tradizionali:
- Maggiore trasparenza: replicando fedelmente l’indice di riferimento, gli ETF permettono agli
investitori di sapere la loro esposizione al mercato; la trasparenza non riguarda solo questo
aspetto, ma anche tutti i costi e i rendimenti ottenuti in passato. - Maggiore liquidità: un segnale di maggiore liquidità è dato dal differenziale molto basso tra
bid e ask nelle negoziazioni. - Maggiore economicità, cioè minori costi: non ci sono commissioni di sottoscrizione né di
rimborso. Per quanto riguarda le commissioni di gestione, dal momento che gli ETF replicano
semplicemente l’indice di riferimento, hanno costi di gestione inferiori rispetto ai fondi
comuni. Infine, gli ETF non hanno commissioni di performance (quando il rendimento del
fondo supera una certa soglia), al contrario della maggior parte dei fondi comuni.
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