Transizione Energetica: investiamo in aziende green?

Riflettori

In questi giorni si parla tanto di transizione energetica e di economia green. In un periodo in cui gas e petrolio sono diventati problematici, non solo per l’impatto ambientale ma in quanto armi usate per la diplomazia internazionale, forse è il momento perfetto per investire nel rinnovabile?

Ci sono due risposte a questa domanda

La prima è un si.
Si, se l’investimento è considerato in quanto cittadini, in quanto umanità, civiltà moderna, nazioni. Bisogna investire più che mai nell’utilizzo e sviluppo di tecnologie per la produzione di energia pulita, più pulita possibile.

Se parliamo di finanza la risposta è più complessa…

I Paesi del G20 investono, in generale, molto di più in energia fossile che in rinnovabili; questo significa che le società e le tecnologie utilizzate non sono all’altezza delle necessità. Tutto ciò, ad esempio, lo vediamo con i pannelli solari. Infatti, al 2022 è ancora molto costoso in termini economici ed ambientali produrli e smaltirli, quindi il risultato economico ed ecologico della produzione da pannelli solari confrontato con i costi (che aumentano se ci abbiniamo batterie/accumulatori) non è in un bilancio così positivo come ci si aspetta.

Questo fa sì che il mondo delle aziende green sia ancora un campo difficile da prevedere. Basti pensare a Tesla, che tra macchine elettriche, sistemi di produzione ed accumulazione solare, in questi mesi, doveva vedere volare la crescita vista la penuria di gas, ed invece è ad un -53% in 12 mesi.

Certo diranno molti: Tesla è un’azienda complessa, il settore delle auto elettriche è più complesso che la sola energia solare, e Elon Musk con le sue stranezze (come il recente acquisto di Twitter) non fa sempre del bene al valore delle azioni.

Brookfield Renewable Partners LP, azienda canadese di produzione di energia rinnovabile, ha performato un poco meglio, con solo -7% negli ultimi mesi (ma, ad onore della cronaca) con un valore per azione molto più basso rispetto a Tesla).

Al contrario, First Solar, società del settore solare, ha registrato un +75.45%.

Cosa fare a tal proposito?

Insomma, non è scontato che la semplice definizione green o energie rinnovabili sia sinonimo di buon investimento, nonostante l’hype mediatico che giornalmente si concentra sempre di più su un’economia più sostenibile, ancora il settore green è un settore nuovo.

Un modo per iniziare ad investire in aziende green senza esporsi ai rischi di dover scegliere una singola azienda è quella di scegliere un ETF ESG, come il HSBC GIF Climate Change A Acc o un iShares Global Clean Energy.

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